La sua carriera era iniziata ancora nel 1964 e nell’ambiente musicale nazionale era considerato uno dei bluesmen italiani tra i più profondi. Ma l’improvvisa scomparsa di Maurizio Bestetti, avvenuta nelgennaio 2018 all’ospedale di Rovereto causa un’infezione polmonare, ci ha lasciati attoniti
Di origini milanesi, 66 anni appena compiuti, aveva iniziato a frequentare la valle di Ledro a metà degli anni Ottanta, quando si era portato a vivere a Pieve di Ledro assieme alla moglie Raffaella e ai due figli.
Nel 1970 era entrato a far parte del gruppo di Cooper Terry, esperienza durata un quinquennio, per passare poi ad una serie di esperimenti nei tre successivi anni di pausa dal blues, al quale era tornato con il progetto «Tre Castelli Blues Band», celebre house-band del Capolinea Club, noto tempio milanese del jazz. Con l’amico Cooper Terry, Maurizio aveva ripreso a frequentare la «Blue Phantom Band», alla quale avevano fatto seguito diverse e sempre più stimolanti collaborazioni con artisti del calibro di Louisiana Red, Tony Scott, Louis Hayes e Aida Cooper.
Nel 1994, l’incontro con me e con il percussionista Riccardo Orsi. Maurizio abbandona ogni forma di rock blues e rhythm’n’blues per concentrarsi sul suono tradizionale del Downhome Blues e nascono così i "Best and Blues Power"
Con il trio semi-acustico Blues Power, abbiamo fatto un interessante excursus nella musica del Delta del Mississippi e del primo periodo del Chicago Blues, riportando in vita vere leggende come Blind Willie Johnson, Robert Johnson e Tampa Red, messi in ombra in quel periodo dal blues di matrice più rock. Con questa formazione abbiamo accompagnato artisti di fama internazionale, tra cui Carl Wyatt, Louisiana Red, Chicago Bob Nelson, Lincoln Beau Beauchamps, Blue Lou Marini, John Tropea, Rusty Nube, Eric Udel, Lee Winkelstein, Larry Farrell e Bob Margolin.
Registrato in Milano nel 1997 per la SAAR records inserito nella raccolta BLUES & ROCK CONNECTION
CD 17512 DDD
In tour con Bob Nelson "Chicago" armonicista di Muddy Waters